Narciso era davvero così bello o si credeva tale perchè non aveva altro termine di paragone che se stesso? Aggiungiamo poi che a volte l'acqua si dimostra specchio clemente. Forse se si fosse innamorato della propria anima le cose sarebbero andate meglio e al posto di un bel fiore oggi sarebbe, forse eh, un buon racconto o un canto o chissà.. Qualcosa, comunque, di non misurabile con un pezzo di vetro argentato.
Lo stratagemma si rivelò utile, addirittura geniale, benchè dilatasse l'attesa in un gesto ripetuto fino allo sfinimento, sempre uguale e contrario a se stesso. Fermare il tempo in un'azione alienante vale un punto interrogativo sospeso sul futuro? O è solo necessità?
Sono quelli che combattono in prima linea, i più piccoli, provano l'ebbrezza di fare due passi in uno una sola volta e non dipende nemmeno da loro...progettano la rivolta e al momento di fare un balzo per acchiappare la coda di un uccello di passaggio la scagliano....E sognano d'essere alfieri. Chissà che significa.....
Stanotte ho assistito alla rivolta degli scacchi capeggiati dai pedoni che, stufi, della solita visuale monocromatica alternata hanno deciso di partire avvalendosi del seguente piano:
a) rialzare i vari quadrati della scacchiera come fossero basi di lancio... b) aspettare il primo uccello di passaggio e aggrapparsi alla coda...
qualcuno ce l'ha fatta....tutti tranne i pedoni...del loro destino vi parlerò....
L'impressione del divenire, del mutare, spesso è immediata altre volte quasi interminabile. Vi immaginate se un cristallo di neve sul palmo della vostra mano per sciogliersi impiegasse lo spazio temporale di un tramonto?
Narra la leggenda che re Laurin, per proteggere il suo giardino di rose, l'avesse circondato con un sottilissimo filo di seta che, se solo sfiorato, avrebbe fatto suonare minuscoli campanelli per avvertirlo...
Quel giardino era il Rosengarten, e fu distrutto dall'invidia di uomini grezzi e con scarso senso della meraviglia.
Fare sogni strani e copiosi spesso appesantisce il sonno e anche il risveglio. La sveglia che suona, il buio invernale al mattino, la dannata escursione termica riemergendo dalle coperte, non sono esattamente in linea con l'atmosfera sospesa e straniante di un sogno. Certo, se si tratta di un incubo il discorso cambia, ci si rifugia nella realtà! I sogni ci parlano o siamo noi a parlare a noi stessi attraverso di loro? Sognamo assurdità perché abbiamo il disordine dentro oppure perché dentro di noi è tutto troppo ordinato? Vale la pena trovare un senso o il senso di un sogno sta nella sua indeterminatezza? Personalmente so solamente che io sogno in thecnicolor e in b/n indifferentemente. Tempo fa sognai le crepe di un muro che si trasformavano in farfalle...
Illustrasogno --> i miei sogni tradotti in disegni, schizzi, scarabocchi....