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Contendere lo spazio e non accorgersi che, volgendo l'osservazione dentro se stessi, esso è infinito.I pochi spazi fra/l'infinito in--> penna biro, pennarello nero, trattopen su carta...e un po' di licenza visivo-poetica (si ringrazia l'ispiratore).
Questi passaggi, varchi, pertugi che spesso, così spaventosamente ci attraggono. Così oscuri eppure così carichi di luce. La luce, nel buio, riconosce se stessa.
Passaggio--> pennarello nero, trattopen e penna biro su carta.